L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus impone una moratoria sullo scontro politico. Qui non si tratta di cambiare gli assetti parlamentari, già solitamente instabili. Dobbiamo semplicemente prendere atto dell’allarme diffuso tra i cittadini e dimostrare che la politica sa comprenderlo e vuole combatterne la causa.
Forza Italia sta dimostrando una grande responsabilità nell’accogliere la disponibilità al dialogo manifestata dal governo. Abbiamo fornito le nostre proposte per il decreto già varato dal Consiglio dei ministri con le misure di emergenza contro la diffusione del Coronavirus e per quello ancora da varare, per limitare gli effetti economici negativi su imprese, professionisti e lavoratori dipendenti.
Avremmo preferito che il Parlamento affrontasse e approvasse immediatamente il primo decreto, anche per dare prova di una reazione rapida e unitaria. La maggioranza ha deciso diversamente, dando comunque la precedenza all’esame del testo sulle intercettazioni. Non vogliamo fare polemiche, ma si è persa un’occasione.
Oggi dobbiamo occuparci tutti dell’esigenza di arginare il contagio da Coronavirus. Un secondo dopo, dobbiamo limitare il più possibile i contraccolpi sul piano economico.
Per le famiglie, costrette a interrompere o limitare le proprie attività professionali, e per l’intero Paese, già da troppo tempo impantanato a tassi di crescita da zero virgola. Il nostro invito, allora, è a concentrare tutti gli sforzi e le risorse sulle misure necessarie alle imprese, scongiurando ulteriori provvedimenti vessatori come la plastic tax, e all’occupazione, con un piano di incentivi concreti anziché inutili bonus e assistenzialismo. Nelle prossime settimane, arriverà il momento di scrivere il DEF e il ministro Gualtieri non potrà affrontare questo compito senza tenere conto delle conseguenze dettate dal Coronavirus.
Governo e maggioranza lavorino per raggiungere questi obiettivi. Noi abbiamo detto sin dalla nascita di questo esecutivo che avremmo fatto un’opposizione responsabile e a maggior ragione continueremo a farlo in questi giorni difficili. Troppe cose ci distinguono dai partiti di maggioranza e nemmeno il Coronavirus potrà cancellarle. Ma non sarà nessuno di noi a soffiare sul fuoco delle polemiche o a creare inutili allarmismi, mentre il Paese affronta questa emergenza.
Seguiamo l’esempio del personale medico e sanitario impegnato negli ospedali più esposti, degli operatori della Protezione civile, degli amministratori dei territori interessati dal contagio come di quelli più distanti, ma sempre vicini ai timori dei loro concittadini. A tutti loro va il nostro ringraziamento.
Ascoltiamo e diffondiamo le indicazioni degli esperti, senza alimentare timori e preoccupazioni inutili. Condanniamo chi pensa di poter trarre qualsiasi genere di profitto dalla paura, a partire da chi sta imponendo prezzi spropositati alla vendita di mascherine e prodotti igienizzanti. Una vergogna contro la quale le autorità devono intervenire. Non è il momento di sciacalli e irresponsabili.
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