"Sarà un'avventura bellissima". Mara Carfagna presenta così, alla Camera di commercio di Roma, "Voce libera", la sua nuova "creatura": un'associazione di "uomini e donne di buona volontà", per chi, pur non volendo aderire a un partito politico, vuole impegnarsi per il ritorno a una politica più seria e competente. Al primo atto di VL la maggior parte dei riflettori erano puntati sul Professor Carlo Cottarelli, ex-commissario governativo alla spending review, che ha deciso di aderire al comitato scientifico, specificando però che "non si tratta di una discesa in campo" di natura politica, ma di un semplice contributo di idee.
"Noi pensiamo - ha insistito Carfagna - che ci sia un pezzo d'Italia che non si senta rappresentato nello scontro tra, da un lato, il populismo, lo statalismo, l'assistenzialismo; dall'altro, il protezionismo, il sovranismo, il nazionalismo, la ricerca di un nemico a tutti i costi. C' è un'Italia che chiede serietà, noi a questa Italia vogliamo provare a dare voce". E lo strumento più adatto può essere un'associazione, perchè "può fare ciò che un partito non riesce a fare, perchè magari riesce a coinvolgere intelligenze ed energie preziose per disegnare il futuro che vogliamo, che però magari non accettano di indossare una casacca di partito. Personalità che possono avere lo sguardo lungo sul Paese senza avere l'ansia dei sondaggi elettorali".
"Noi pensiamo che questa Italia sia stanca, sia stufa della politica ridotta a uno scontro tra influencer: non siamo influencer, siamo rappresentanti del popolo. L'Italia è stanca di una politica che non è capace di avere uno sguardo lungo e una visione organica. C'è bisogno di una politica che faccia ciò che serve al Paese e non ciò che serve a se stessa per guadagnare qualche punto in più nei sondaggi".
"Voce libera - ha concluso Carfagna - nasce per questo, per provare a dare un contributo in termini di serietà, di competenza, di affidabilità, per dire la verità ai cittadini: la povertà non si abolisce per decreto; questo non sarà un anno bellissimo; l'interesse nazionale non si difende attaccando l'Europa oppure facendo strani accordi con la Cina".
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