Ecco, abbiamo passato il Rubicone, alea iacta est! Il dado è tratto, il governo ieri sera ha adottato le misure draconiane nella lotta al Coronavirus con un nuovo Dpcm. Nella stessa giornata il Parlamento ha autorizzato lo sforamento del deficit già fissato. Adesso però stiamo attenti.
Non vorrei che, tra le pieghe dei decreti-legge che verranno proposti dal governo per far fronte alla grave crisi da Covid-19 si possano annidare brutte sorprese.
Per recuperare il deficit, si potrebbe così finire per puntare a far cassa liberando gli aumenti IVA fino al 25,5%, già previsti a legislazione vigente dalle clausole di salvaguardia introdotte nella scorsa Legislatura e non sterilizzate definitivamente.
Non vorrei poi che si riproponga una patrimoniale sulla casa (sempre cara a certa politica) o addirittura, peggio ancora, si ricorra a misure stile governo Amato, quando nottetempo, tra il 9 e il 10 luglio del 1992, furono saccheggiati i conti correnti degli italiani.
Non è il momento certamente delle polemiche di natura politica, perché ora è il momento di dimostrare al mondo che l’Italia ancora una volta può farcela. Ma alla guida del Paese occorre una classe politica che sappia essere responsabile. Che adotti le misure quando vanno adottate senza se e senza ma, che non agisca in modo improvvisato, con il rischio poi di scaricare inevitabilmente il peso dei propri errori sulle spalle dei cittadini, dimenticando che sono anche elettori.
Ecco io vorrei solo che vi sia una piena consapevolezza della situazione che è grave, doveva essere affrontata subito in modo severo. Purtroppo mentre giravano il Paese in cerca di consenso si ammalavano di Covid-19, ma continuavano a dirci che era una banale influenza. Ora sappiamo che non è così. Ma sarà tutto o dobbiamo attenderci altro?
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