Con la nostra proposta, esentiamo le studentesse più meritevoli dal pagamento della retta universitaria delle lauree tecnico-scientifiche.
L’accesso delle donne alle cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) è ancora troppo limitato. Eppure si tratta di scelte accademiche che assicurano importanti chance di lavoro e di crescita, a livello nazionale e internazionale.
Secondo calcoli recenti, una formazione specifica nelle discipline STEM consentirebbe a circa 1,2 milioni di donne in più di trovare lavoro entro il 2050 in Europa. Così si riuscirebbe a generare anche una crescita aggiuntiva del PIL di 820 miliardi di euro.
Le donne sono in media più istruite degli uomini, hanno titoli di studio più alti e voti migliori. Sono il 32 per cento le nostre ragazze con un titolo di studio elevato, i ragazzi il 20 per cento. Ma dopo la laurea quasi il 65 per cento degli uomini lavora, mentre troppe donne mettono la laurea nel cassetto, meno del 60 per cento lavora.